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"I saggi qui raccolti, editi nella maggior parte tra il '32 e il '34, sono impregnati di critica sociale - 'Chi è il pubblico', 'Torni domani', 'In questo paese', 'Il vecchio castigliano', 'I Calavera' - e di satira politica 'L'elogio', 'L'uomo-pallone'. Nell'ultimo - 'Il giorno dei morti'- scritto nel 1836, a pochi mesi dalla tragica fine, un cupo pessimismo sulle vicende proprie e del paese riesce a prevalere sull'abituale e folgorante sarcasmo." (Dalla Nota introduttiva)